Scrive Pietro In “Storia di un ingegnere”
Nel leggere con un certo pudore l’eterno scambio epistolare dei miei genitori traspare un elevato livello letterario… La ragione di questa osservazione da parte sta nella posizione sociale e culturale dei due innamorati Erminia è figlia di un imprenditore savonese, La ragazza ha frequentato il magistero conseguendo il diploma e la sua proppensione per la letteratura la spingerà a scrivere articoli sulle testate d’epoca occupando i ruolo delle prima giornalista d’Italia. Alberto è un ufficilale del terzo reggimento artiglieri di campagna. Ha frequentato la prestigiosa scuola di guerra di Torino, quella che sarà parte integrante del Politecnico..
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Scrive il loro figlio:
Nel leggere con un certo pudore l’eterno scambio epistolare dei miei genitori traspare un elevato livello letterario… La ragione di questa osservazione sta nella posizione sociale e culturale dei due innamorati, Erminia è figlia di un imprenditore savonese, La ragazza ha frequentato il magistero conseguendo il diploma e la sua propensione per la letteratura la spingerà a scrivere articoli sulle testate d’epoca occupando i ruolo delle prima giornalista d’Italia. Alberto è un ufficilale del terzo reggimento artiglieri di campagna. Ha frequentato la prestigiosa scuola di guerra di Torino, quella che sarà parte integrante del Politecnico..Continua
Montagne russe una storia vera” (in prossima pubblicazione)
Dal prologo: Mi chiamo Enrichetta Caparco, ma in “Montagne russe” - il mio diario memoriale - porto il nome di Carlotta Campo, la protagonista di: “Tracce Invisibili di universi paralleli”, Roma 2013. E se Carlotta Campo è il mio pseudonimo di autrice, i documenti citati sono reali, così come le persone note al pubblico e alle quali affido nomi di fantasia. L’opera dunque racconta La mia storia di Architetto, imprenditrice; autrice di un protocollo informatico, ma é proprio lei, che Carlotta Campo,il mio alter ego con il suo diario fa emergere i soprusi che subisce - anche e proprio_ in quanto donna. Si dipanano così le vicende di quell’ iniquità che nel produrre vantaggi economici a coloro che l’hanno derubata, le negano il destino che le spetta. Questo lavoro inoltre è un discorso sul potere; con fatti e misfatti che abbracciano la fine del primo e l’inizio del secondo millennio.
“Carteggio d’amore, critica postuma”